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L'Isola delle Torri

modello di Nuraghe monotorre ritrovato all'interno di una capanna del Nuraghe Su Nuraxi - Barumini
Da pochi giorni si sono spente le luci sulla mostra temporanea Isola delle Torri che dalla Sardegna è arrivata fino al Museo Pigorini di Roma e chissà perchè ho sentito la nostalgia della visita fatta l'anno scorso a Cagliari presso il Museo Archeologico Nazionale.
In realtà conosco la risposta.
E' la nostalgia di quell'alone di mistero che avvolge ancora la Civiltà Nuragica, il non comprendere pienamente la sua cultura, il suo linguaggio ed i suoi confini anche territoriali, che accompagna ogni mia visita museale. 
E' proprio questo non sapere che alimenta la mia curiosità.
Ogni volta subisco il fascino dell'estetica e della tecnica dei reperti.
Ma l'elemento più affascinante si trova scritto nelle didascalie più piccole e difficili da leggere, ed è il luogo di ritrovamento dei reperti.
Infatti, i reperti nuragici hanno una provenienza non limitatata ai siti della Sardegna ma estesa anche ai siti Etruschi della Toscana.
La famosa navicella di bronzo, detta l'Arca di Noè perché su di essa vi sono numerosi animali, trovata nella Tomba del Duce di Vetulonia è una prova tra le tante.
Così pure il bronzetto - sacerdote proveniente da una tomba villanoviana presso Vulci, località Cavalupo, necropoli Osteria.
Sarebbe interessante capire meglio gli scambi commerciali - culturali ed i legami anche affettivi esistenti, circa 3.000 anni fa, tra i Nuragici e gli Etruschi, ma non solo.
Il contesto degli scambi e delle relazioni tra i Nuragici e le altre genti presenti nel mediterraneo è ancora nebuloso, ma esiste, ne è ulteriore prova la navicella votiva ritrovata nell'Heraion (tempio di Hera Lacinia) di Capo Colonna a Crotone.
Le prove si trovano sparse oltre i confini dell'Isola, tuttavia mancano ancora molti tasselli per ricomporre il puzzle della storia della Civiltà Nuragica. 
L'unica cosa certa è che essa svolgeva un ruolo non marginale tra i popoli del mediterraneo.
In attesa di nuovi studi e nuove scoperte, ecco alcune immagini dei reperti, oggetto della mia curiosità, che sono stati esposti nella mostra temporanea allestita a Cagliari.


Lucerne votive

Modello di nuraghe - vasca (Monte Zara - Monastir)

Modello di Nuraghe (San Sperate) e Torre (Santa Anastasia Sardara)


tra il vasellame ecco l'enigmatica Pintadera





reperti provenienti da Sa Sedda 'e sos Carros
 

reperti provenienti da Sa Sedda 'e sos Carros

vaso rituale del Nuraghe Santu Antine - Torralba










navicella in bronzo Heraion Crotone

bronzetto - sacerdote di Vulci

piccola cesta in bronzo (Santa Vittoria - Serri)

Arca di Noè - Tomba del Duce (Vetulonia)



Fibule











 



1 commento:

  1. Mi commuove sempre il vedere i prodotti dell'arte antica della mia terra!

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