Sul promontorio panoramico denominato Santu Antine che domina il paese di Genoni, si trova il P.AR.C. Paleo Archeo Centro.
Il P.AR.C. è un museo insolito che offre preziose informazioni archeologiche sui ritrovamenti del sito Santu Antine e custodisce importanti fossili provenienti dal sito miocenico di Duidduru.
Al tempo stesso il P.AR.C, con l'annesso laboratorio didattico, è un museo dinamico, dove la paleontologia diventa una materia viva ed accessibile a tutti anche ai più piccoli che possono cimentarsi in varie attività.
Nel sito archeologico Santu Antine, poco distante dal P.AR.C ma attualmente chiuso al pubblico, si trova, oltre ad un nuraghe ed altre costruzioni di età successiva, il pozzo sacro nuragico più profondo di tutta la Sardegna.
Dentro il pozzo sono state trovate offerte votive (monete, vasi di bronzo, bronzetti etc.) stratificate dal periodo nuragico fino al periodo alto medievale. Anche lo splendido timpano in trachite che probabilmente sormontava l'ingresso al pozzo e si trova custodito presso il Museo Sanna di Sassari è stato trovato dentro il pozzo, forse per esservi precipitato a seguito di crollo. Esso è caratterizzato da una particolare incisione triangolare ed una spirale a bassorilevo.
La ricostruzione parziale del basamento del pozzo ed un disegno planimetrico con la stratificazione dei reperti presenti nel P.AR.C consentono, insieme alla preziosa spiegazione della guida, di capire la complessità di questa opera che risale a circa 3.000 anni fa, la cui profondità di 39 metri la rende ancor più straordinaria.
L'area archeologica testimonia la frequentazione del sito oltre che in epoca nuragica, anche nei periodi successivi romano, bizantino ed alto medievale, lasciando intendere l'importanza strategica e cultuale di questo luogo nonostante il trascorrere del tempo ed il mutamento dei costumi e delle genti che vi abitavano.
Le gigantografie fotografiche presenti all'interno del P.AR.C sono decisamente utili a capire la esatta struttura dei due siti.
Il Paleo Archeo Centro custodisce alcuni significativi reperti di animali fossili marini risalenti al periodo Miocenico ritrovati nel sito di Duidduru. Infatti nel Miocene, circa 20 milioni di anni fa, questo territorio era sommerso dal mare tropicale.
Una porzione di banco fossile, conservata nel P.AR.C., contiene bellissimi esemplari di echinodermi (ricci) e molluschi bivalve (conchiglie). Un banco fossile analogo sempre proveniente dal sito Duidduru di Genoni lo abbiamo visto in precedenza presso il Museo Incani di Masullas.
Dopo aver trascorso un pò di tempo al museo non solo ad ascoltare ma anche a fare mille domande alla guida, molto simpatica e disponibile, partiamo insieme a quest'ultima in direzione del sito paleontologico di Duidduru che si trova a valle ad una distanza di circa due Km dal P.AR.C..
Duidduru in origine era considerato una semplice cava per l'estrazione della pietra arenaria, ma ciò che fuoriusciva dalla terra conteneva migliaia di fossili, cosicchè nell'anno 2011 il sito è stato posto sotto tutela per conservarne l'irripetibile ambiente paleontologico.
Nel camminare in questo luogo si ha quasi paura di calpestare i fossili che si trovano ovunque in una quantità smisurata.
Vedere un fondale marino fossile in situ è un'esperienza davvero emozionante non solo per i bambini ma anche per i più grandi.
Perciò se volete fare una gita insolita alla scoperta del nostro ricco patrimonio archeologico, geologico e paleontologico, vi consiglio di mettere nella vostra agenda una giornata al P.AR.C..
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