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La cassa sarda antica (Barbagia - Seulo)



Cassa dell'inizio del XVIII secolo proveniente da Seulo (i piedi sono stati ricostruiti)


La cassa sarda veniva assegnata in dote alla sposa.
In essa erano contenuti il corredo e le provviste alimentari, costituiva uno dei pochissimi mobili presenti nelle antiche abitazioni sarde, in prevalenza essenziali e prive di arredi. La sua collocazione abituale era all'interno della cucina.
Le dimensioni della cassa aumentavano in modo proporzionale alla ricchezza posseduta dalla famiglia della sposa, così pure i suoi motivi decorativi.
Il ricordo dell'esatto significato dei motivi sta diventando sempre più sbiadito, attraverso la ricerca etnografica si tenta di ricostruire ed interpretare la sua simbologia. 
Infatti dietro ogni apparente elemento decorativo si nasconde un significato da decifrare. 
La cassa in origine era colorata di rosso con il sangue di bue, colore alla base della vita (basta pensare alle tracce di ocra rossa simbolo di vita eterna all'interno delle domus de janas), successivamente con ossidi di ferro ed olio di lino.
Sa mustra (fascia centrale)
Sa mustra (fascia centrale)
Sa mustra (fascia centrale)
La pavoncella in Sa Mustra
Il pavone è da millenni simbolo di vita eterna poiché il suo piumaggio si rinnova in primavera.
Nel becco porta un ramoscello stilizzato
Il sole in sa Mustra
Il sole inscritto all'interno di una cornice quadrata (in questo caso antropomorfo con le guance ciascuna a forma di sole) è simbolo di eternità, così pure i rosoni richiamano questa simbologia.
Il calice in sa Mustra
Per alcuni questo simbolo raffigura le foglie di palma egiziana, per altri rimanderebbe alla spiga di grano.
E' in ogni caso letto, per tradizione, quale simbolo del calice cristiano.
Simbolo taurino? presente nella cornice inferiore


La palma o la spiga presente nella cornice inferiore

Ognuno di questi simboli (che sono solo un esempio non esaustivo di quelli ben più numerosi presenti nelle antiche casse sarde) ha origini molto più antiche. E' possibile intuirlo osservando la ceramica del neolitico in Sardegna, i simboli presenti nei menhir nelle domus de janas (graffiti), nelle pintadere e nei bronzi nuragici (pintadera), nei timbri per la marcatura del pane della Barbagia etc.
Con il trascorrere del tempo e l'avvicendarsi dei culti religiosi, ogni simbolo cambia per necessità il proprio significato adeguandosi al culto vitale al momento della sua decifrazione.
In ogni caso, l'augurio elementare di prosperità ed armonia eterna in favore degli sposi appare chiaro oltre qualunque dissertazione.

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