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Maria Lai

Nel Museo Stazione dell'Arte di Ulassai molte opere di Maria Lai continuano a vivere.
Le opere facenti parte della collezione sono esposte al pubblico solo in parte.
Infatti il Museo espone periodicamente alcuni gruppi di opere con l'obiettivo di rinnovare l'interesse dei visitatori ed al tempo stesso di offrire a ciascuno il tempo di percepire il pensiero artistico di Maria Lai.




Ogni opera lascia senza parole.
La percezione dell'infinito mi ha accompagnato durante tutto il percorso museale. Se da un lato, è possibile vedere nelle opere i legami fisici e materiali costituiti dai fili e dai loro grovigli, dall'altro gli stessi fili, utilizzati da Maria Lai, sono molto spesso non finiti e capaci di uscire autonomamente fuori dalla tela quasi fossero alla ricerca di un'altra realtà.
Anche la scrittura dei suoi libri è sempre aperta ad ogni interpretazione poiché è costituita da segni indecifrabili ai quali ognuno è libero di dare un significato.



Maria Lai era una donna nata nel 1919 che ha vissuto una vita avventurosa e straordinaria, impossibile da narrare in poche righe. 
Se si guarda Maria Lai, ritratta nelle fotografie presenti nel Museo, è inevitabile essere attratti con simpatia dalla semplicità del suo sguardo, quasi timido.
Eppure le sue opere comunicano infinite emozioni, forti e complesse.
Maria Lai è stata un'artista capace di sconfiggere ogni pregiudizio esistente nella prima metà del Novecento nei confronti delle donne che si affacciavano al mondo dell'arte. Con grande determinazione e fatica Maria Lai è riuscita a ritagliarsi uno spazio personale in quel mondo concepito al maschile, senza avere il desiderio di fama. 
Le sue opere infatti esprimono liberamente il suo Essere e le sue idee sotto forma di arte.
Le opere che ho avuto modo di vedere nel corso della visita guidata sono molte e realizzate con materiali sorprendenti, ma in questo post ho preferito mostrarne solo alcune.
Lascio a voi la curiosità di provare l'emozione di visitare personalmente il Museo.




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