Il Santuario nuragico di Gremanu (Fonni), risalente al XII - XI sec. A.C., che si trova a poca distanza dalle Tombe dei Giganti Madau di cui ho già parlato in precedenza, presenta una particolare conformazione architettononica che, per il momento, costituisce un unicum in tutta la Sardegna.
Per comprendere la complessità e la grandezza della sua struttura è necessario fare un'osservarzione aerea (v. link alla mia bacheca Pinterest Gremanu).
La rigogliosa vegetazione circostante avvolge le rovine del sito.
La rigogliosa vegetazione circostante avvolge le rovine del sito.
Acqua, pietra e fuoco sono i tre elementi sacri che nel mio immaginario fanno parte di questo luogo.
La presenza di una sorgente, ancora viva dopo tre millenni, di pozzi e di vasche di raccolta, fanno percepire ancora l'esistenza del culto dell'acqua anticamente praticato in quest'area. La preziosa acqua sorgiva, tramite un'accurata canalizzazione, di cui rimangono ancora visibili alcune parti, veniva condotta a valle e raccolta in una grande vasca che probabilmente veniva utilizzata per fini rituali che seppure intuiti restano per la storia ancora avvolti nel mistero.
La pietra perfettamente scolpita e lisciata utilizzata per la realizzazione di un altare, di cui rimangono soltanto alcuni blocchi di basalto, consente di apprezzare ancora una volta le grandi capacità artigianali della civiltà nuragica.
Si dice che sulla sommità dell'altare, al momento del ritrovamento archeologico, fossero presenti alcune spade votive in bronzo, forgiate con il fuoco, fissate ai blocchi di pietra con colate di piombo.
Questo sito così unico e magico meriterebbe senza ombra di dubbio una migliore cura e conservazione. Inoltre, come purtroppo accade in altri siti, anche in questo manca la valorizzazione dell'area archeologica finalizzata al turismo culturale di qualità.
Tutto ciò è un vero peccato dal momento che Gremanu costituisce un importante frammento di quel patrimonio culturale che non è proprietà esclusiva di questa Isola ma che appartiene all'umanità intera.
Questo sito così unico e magico meriterebbe senza ombra di dubbio una migliore cura e conservazione. Inoltre, come purtroppo accade in altri siti, anche in questo manca la valorizzazione dell'area archeologica finalizzata al turismo culturale di qualità.
Tutto ciò è un vero peccato dal momento che Gremanu costituisce un importante frammento di quel patrimonio culturale che non è proprietà esclusiva di questa Isola ma che appartiene all'umanità intera.
alcuni blocchi di basalto che facevano parte dell'altare |
parte della struttura muraria dell'altare |
l'area della sorgente |
canalizzazione dell'acqua |
vasca costituita da blocchi di pietra squadrati |
parte della canalizzazione |
l'acqua sorgiva |
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