La chiesa di Santa Maria di Sibiola, risalente al periodo Romanico (XI - XII sec.), come moltissime altre chiese della Sardegna, si trova in aperta campagna, a circa 4 kilometri di distanza dai comuni di Dolianova e Serdiana, circondata da un grande parco. All'interno del parco è stata riservata ai bambini un'apposita area di gioco, inoltre sono stati realizzati diversi percorsi per chi vuole praticare sport all'aria aperta.
Nei dintorni del parco sono visibili pascoli, campi destinati alla coltivazione del grano, oliveti e soprattutto molti vigneti, tra cui le tenute agricole Iselis delle Cantine Argiolas di Serdiana, la cui produzione vinicola è riconosciuta di eccellente qualità a livello internazionale.
Nei pressi di questo sito si trova anche lo stagno salato denominato Su Stani Saliu dove sostano le colonie dei fenicotteri rosa.
La Chiesa di Santa Maria Sibiola, edificata con blocchi di pietra arenaria, con grande probabilità sorge sui resti di un precedente tempio di epoca nuragica, del quale in corso di scavo sono stati ritrovati un bacile ed una canaletta di scolo.
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particolare della scalinata |
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Il rosone policromo è sovrastato dalle coppelle che in origine ospitavano al loro interno le ceramiche decorate. |
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L'iscrizione di questo blocco di pietra arenaria, che ormai risulta quasi del tutto cancellata dal tempo, recita "In Nomine Domine et Mariae" (Nel Nome del Signore e di Maria). |
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l'area di gioco per i bambini |
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Questa casa è stata realizzata con tecniche edilizie antiche che oggi definiamo bio compatibili (legno, argilla, paglia e pietra). In particolare i mattoni sono fatti di Ladiri che nella lingua sarda indica il miscuglio di acqua, fango argilloso e paglia fatto essiccare al sole dentro una formella di legno rettangolare. |
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In lontananza rispetto alle tenute Iselis delle Cantine Argiolas si intravede il comune di Serdiana. |
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Su Stani Saliu |
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i fenicotteri rosa |
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