La tomba megalitica denominata Sa Domu e' S'Orku (la casa dell'Orco) si trova sull'altopiano basaltico (detto anche Giara) di Siddi.
Sebbene la sua datazione sia incerta, alcuni reperti ceramici (frammenti) risalenti al XVI sec. A.C. (periodo nuragico, bronzo - medio) testimoniano la antica frequentazione di questo luogo. Il nome attribuito alla tomba non è una novità nel panorama archeologico della Sardegna, infatti molte altre tombe sono denominate in modo analogo e non casuale. La fantasia popolare, infatti, ha creato e diffuso le leggende intorno a queste costruzioni megalitiche che in passato erano ritenute, insieme ai nuraghi, le case di esseri mitici, giganti ed orchi, di cui avere rispetto e soprattutto timore.
Una cosa è certa, oltre la leggenda, questi monumenti sono ancora ricchi di fascino e mistero sia per la loro struttura dominante sia per la loro collocazione su altopiani caratterizzati da panorami mozzafiato.
Il contesto ambientale è uno degli elementi che, al momento dell'edificazione, i nuragici non lasciavano mai al caso.
L'armonia tra natura e costruzione è un tema scottante ed attuale per noi che ci definiamo con un accento di superiorità "moderni". Eppure la nostra superiorità perde improvvisamente quota, quando dinanzi ad eventi infausti attribuiamo al clima bizzarro, inaspettatamente piovoso, tutte le colpe e le responsabilità della nostra esclusiva incuria ambientale.
Noi "moderni" abbiamo ancora molto da imparare dalla nostra cultura antica che nell'edificare qualsiasi costruzione, persino le tombe, è stata tanto attenta ai luoghi, ai fiumi e più in generale all'ambiente circostante, che ne dite?
Sebbene la sua datazione sia incerta, alcuni reperti ceramici (frammenti) risalenti al XVI sec. A.C. (periodo nuragico, bronzo - medio) testimoniano la antica frequentazione di questo luogo. Il nome attribuito alla tomba non è una novità nel panorama archeologico della Sardegna, infatti molte altre tombe sono denominate in modo analogo e non casuale. La fantasia popolare, infatti, ha creato e diffuso le leggende intorno a queste costruzioni megalitiche che in passato erano ritenute, insieme ai nuraghi, le case di esseri mitici, giganti ed orchi, di cui avere rispetto e soprattutto timore.
Una cosa è certa, oltre la leggenda, questi monumenti sono ancora ricchi di fascino e mistero sia per la loro struttura dominante sia per la loro collocazione su altopiani caratterizzati da panorami mozzafiato.
Il contesto ambientale è uno degli elementi che, al momento dell'edificazione, i nuragici non lasciavano mai al caso.
L'armonia tra natura e costruzione è un tema scottante ed attuale per noi che ci definiamo con un accento di superiorità "moderni". Eppure la nostra superiorità perde improvvisamente quota, quando dinanzi ad eventi infausti attribuiamo al clima bizzarro, inaspettatamente piovoso, tutte le colpe e le responsabilità della nostra esclusiva incuria ambientale.
Noi "moderni" abbiamo ancora molto da imparare dalla nostra cultura antica che nell'edificare qualsiasi costruzione, persino le tombe, è stata tanto attenta ai luoghi, ai fiumi e più in generale all'ambiente circostante, che ne dite?
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